… così, cappuccetto rosso, venne riaccompagnato a casa, sano e salvo dal lupo del bosco…
Ma perché deve essere sempre il lupo il soggetto cattivo di tutte le fiabe?
Il mio lupo non è così…
Il mio lupo è buono!
Il mio lupo è coccolone!
Il mio lupo gioca con i bambini!
…E quando lecca mio figlio, non lo fa per insaporirlo bene, bene per poi mangiarlo ma, per coccolarlo quando piange, per consolarlo quando cade, per riempirlo di coccole come un fratello maggiore…
Il mio lupo si chiama Lucky,” fortunato”, perché chi gli sta vicino, ha la fortuna di avere un grande dono e, naturalmente, lui è fortunato ad avere me….
Perché è lui che ha scelto me…
In mezzo alla cucciolata e a tante gente, si è alzato, mi è venuto incontro ed io, da brava mamma, dopo averlo preso in braccio, non l’ho lasciato più!!!
Non era il più bello… ma, AVEVA SCELTO ME!!! Ed avevo voglia di sentirmi speciale e quando mi venne incontro, barcollando e trottolando è così che mi sono sentita, SPECIALE, perché nessun altro cucciolo ha fatto la stessa cosa con le altre famiglie….forse perché ero l’unica donna in mezzo a tanti uomini o forse perché … non so….
Fatto sta che, da quando c’è lui…l’aria è più leggera!
Ma Lucky ha un percorso da seguire… cambiare la storia di cappuccetti rosso e di tutti i cappuccetto rosso che si perdono nel bosco, sotto a qualche maceria ed in tanti altri meandri che a volte, la vita, per un motivo che ci sfugge,ci riserva.
Lucky è il primo volontario CRI Lupo delle marche e sta imparando …. Pardon, “stiamo imparando” a giocare alla vita!!!!
Si perché, l’addestramento “gentile” si basa sul gioco ma, la cosa più difficile, non è insegnare a Lucky a giocare ma, far tornare a giocare me!!!
Voi direte “ ce vo’ tanto?” … si, perché mettersi in gioco a … anni ( non si chiede l’età ad una signora…) è difficile !
Così, quando nessuno mi vede, prima dei pasti ( come le medicine che ci prescrive il medico… )
Per 10’ si gioca alla condotta, alla ricerca… ecc…
All’inizio mi sembrava tutto facile e sciocco….
Quando l’istruttore ci dava indicazioni dicevo fra me e me che era un gioco da ragazzi …
Poi, credendo che il mio cane fosse bravo ed avesse imparato tutta la condotta, dal seduto al “qua” ( n.b. questa parola non la trovate nei manuali di addestramento, anch’io credevo che ci fosse poi mi sono accorta che è un “fronte”…), tanto per scrupolo, mi sono presentata all’istruttore per fargli vedere i progressi del cane…
Peccato che Lucky non fosse veloce nello scavare buche ( e peccato non avergli insegnato con la parola “ buca” ad iniziare a scavare…) perché, avrei voluto farmi sotterrare … !!!
REGOLA 1°: UMILTA’, cancellate tutto quello che credete di sapere e ricominciate daccapo… sembra facile ma, non lo è… è più facile insegnare a chi non ne sa niente che a chi crede di sapere perché, la nostra banca dati mentale, ci presenterà sempre la procedura sbagliata se, non la cancelliamo e sostituiamo con una nuova….
REGOLA 2°: NON IMPROVVISARE, anche se crediamo di sapere, leggiamo comunque i manuali
più volte perché, ogni volta coglieremo qualche sfumatura che non avevamo visto prima;
REGOLA 3°: CONOSCERE IL CANE, le abitudini, i movimenti, le sue leggi,il suo istinto…cosa c’entra con l’addestramento? Bè, ve lo spiego subito, il mio problema è stato che quando aprivo il recinto per far uscire Lucky, non riuscivo a farlo smettere di saltarmi addosso, “quanto mi ama”, pensavo, senza contare che spesso il saltarmi addosso, mi procurava dei graffi e se dovevo poi andare in ufficio, dovevo cambiarmi i vestiti ed arrivare tardi sul posto di lavoro…
Provavo con i “NO!”, “ SEDUTO!”ecc.. un po’ serviva ma, la “zampata “ me la beccavo sempre…
Tornata dall’addestramento con un bel 5 di voto, mentre cercavo di far rientrare il lupo nel recinto, mi becco una ringhiata, stava cercando di dominarmi!!! Voleva essere lui il soggetto alfa… gli ho preso il muso con una mano, e stringendolo gli ho gridato guardandolo negli occhi…
ho preso le fotocopie che qualche mese fa mi aveva dato l’istruttore, a mio avviso,non avevo bisogno di leggerle ma, un occhiatina dovevo pur dargliela, parlavano proprio della dominanza dei cani, nei confronti dei padroni e c’erano degli esercizi a mio avviso “ banali” da fare con il cane per insegnargli il rispetto del padrone…
1- prenderlo con le dita incrociate sotto la pancia e sollevargli le zampe anteriori , rimanere per qualche secondo, calmarlo e poi premiarlo con un bocconcino…
semplice no?
Eseguo l’ersercizio…. Primo tentativo… mi becco una musata sul mento, cerca di divincolarsi… cocciuta come sono ( questo è uno dei miei pregi), ordino “NO!” e sussurro dolci paroline ( della serie “ la donna che sussurrava ai cani “) mentre cerco di schivare le testate, lo osservo e le orecchie sono in avanti in tutto il loro splendore ma, ciò significa che non vuole essere dominato … continuo… piano piano, si calma, ruota le orecchie indietro e sembra godere della posizione, conto fino a trenta, lo mollo e lo compenso con un bocconcino…
2- sdraiarlo a terra con le zampe opposte al mio corpo, una mano tiene fermo il muso e l’altra fa una leggera pressione sul corpo…. 30’, ammonirlo quando cerca di muoversi e poi premiarlo…
un po’ di resistenza e poi rilassato … bocconcino…
questi esercizi hanno un doppio scopo, quello di fargli capire chi comanda e di fargli acquistare fiducia in noi…
Un caso? Lucky non mi salta più addosso!!! Neanche se sono seduta … si siede anche lui e cerca il mio contatto con la zampa… non ritardo più in ufficio…
REGOLA 4°:IMPARA A CONOSCERE IL TUO CANE:
se devi fare in modo che il tuo cane corra quando lo chiami, devi fare in modo che associ il tuo
“fronte” alla cosa più interessante che ci sia… perfino più interessante di correre dietro ad una gatto…come fare?
Perché ti piace mangiare al ristorante?
Perché ovviamente ti piace la cucina di quel particolare ristorante…ma se quel ristorante ti cucinasse le stesse identiche cose che mangi a casa, tu diresti “ spedere soldi per mangiare quello che cucina mamma, non ci vado e me ne sto a casa mia”….
Così pensa il cane se lo richiami con le stesse crocchette che troverà nella ciotola all’ora della pappa… ma se invece della crocchetta ci sarà, un pezzo di carne fresca, wurstel o prosciutto…le cose cambiano….
REGOLA 5°:NON INSEGNARE ciò CHE NON SAI perché, rischi di rovinare oltre al tuo cane, anche quello degli altri… della serie “ chi va con lo zoppo….”.
Così ho deciso che qualche volta, dovrò recarmi dall’istruttore per verificare i progressi del lupo
Ed ho deciso di tenere un diario proprio per rileggere i vari esercizi e riflettere su quello che è accaduto…
Ma perché deve essere sempre il lupo il soggetto cattivo di tutte le fiabe?
Il mio lupo non è così…
Il mio lupo è buono!
Il mio lupo è coccolone!
Il mio lupo gioca con i bambini!
…E quando lecca mio figlio, non lo fa per insaporirlo bene, bene per poi mangiarlo ma, per coccolarlo quando piange, per consolarlo quando cade, per riempirlo di coccole come un fratello maggiore…
Il mio lupo si chiama Lucky,” fortunato”, perché chi gli sta vicino, ha la fortuna di avere un grande dono e, naturalmente, lui è fortunato ad avere me….
Perché è lui che ha scelto me…
In mezzo alla cucciolata e a tante gente, si è alzato, mi è venuto incontro ed io, da brava mamma, dopo averlo preso in braccio, non l’ho lasciato più!!!
Non era il più bello… ma, AVEVA SCELTO ME!!! Ed avevo voglia di sentirmi speciale e quando mi venne incontro, barcollando e trottolando è così che mi sono sentita, SPECIALE, perché nessun altro cucciolo ha fatto la stessa cosa con le altre famiglie….forse perché ero l’unica donna in mezzo a tanti uomini o forse perché … non so….
Fatto sta che, da quando c’è lui…l’aria è più leggera!
Ma Lucky ha un percorso da seguire… cambiare la storia di cappuccetti rosso e di tutti i cappuccetto rosso che si perdono nel bosco, sotto a qualche maceria ed in tanti altri meandri che a volte, la vita, per un motivo che ci sfugge,ci riserva.
Lucky è il primo volontario CRI Lupo delle marche e sta imparando …. Pardon, “stiamo imparando” a giocare alla vita!!!!
Si perché, l’addestramento “gentile” si basa sul gioco ma, la cosa più difficile, non è insegnare a Lucky a giocare ma, far tornare a giocare me!!!
Voi direte “ ce vo’ tanto?” … si, perché mettersi in gioco a … anni ( non si chiede l’età ad una signora…) è difficile !
Così, quando nessuno mi vede, prima dei pasti ( come le medicine che ci prescrive il medico… )
Per 10’ si gioca alla condotta, alla ricerca… ecc…
All’inizio mi sembrava tutto facile e sciocco….
Quando l’istruttore ci dava indicazioni dicevo fra me e me che era un gioco da ragazzi …
Poi, credendo che il mio cane fosse bravo ed avesse imparato tutta la condotta, dal seduto al “qua” ( n.b. questa parola non la trovate nei manuali di addestramento, anch’io credevo che ci fosse poi mi sono accorta che è un “fronte”…), tanto per scrupolo, mi sono presentata all’istruttore per fargli vedere i progressi del cane…
Peccato che Lucky non fosse veloce nello scavare buche ( e peccato non avergli insegnato con la parola “ buca” ad iniziare a scavare…) perché, avrei voluto farmi sotterrare … !!!
REGOLA 1°: UMILTA’, cancellate tutto quello che credete di sapere e ricominciate daccapo… sembra facile ma, non lo è… è più facile insegnare a chi non ne sa niente che a chi crede di sapere perché, la nostra banca dati mentale, ci presenterà sempre la procedura sbagliata se, non la cancelliamo e sostituiamo con una nuova….
REGOLA 2°: NON IMPROVVISARE, anche se crediamo di sapere, leggiamo comunque i manuali
più volte perché, ogni volta coglieremo qualche sfumatura che non avevamo visto prima;
REGOLA 3°: CONOSCERE IL CANE, le abitudini, i movimenti, le sue leggi,il suo istinto…cosa c’entra con l’addestramento? Bè, ve lo spiego subito, il mio problema è stato che quando aprivo il recinto per far uscire Lucky, non riuscivo a farlo smettere di saltarmi addosso, “quanto mi ama”, pensavo, senza contare che spesso il saltarmi addosso, mi procurava dei graffi e se dovevo poi andare in ufficio, dovevo cambiarmi i vestiti ed arrivare tardi sul posto di lavoro…
Provavo con i “NO!”, “ SEDUTO!”ecc.. un po’ serviva ma, la “zampata “ me la beccavo sempre…
Tornata dall’addestramento con un bel 5 di voto, mentre cercavo di far rientrare il lupo nel recinto, mi becco una ringhiata, stava cercando di dominarmi!!! Voleva essere lui il soggetto alfa… gli ho preso il muso con una mano, e stringendolo gli ho gridato guardandolo negli occhi…
ho preso le fotocopie che qualche mese fa mi aveva dato l’istruttore, a mio avviso,non avevo bisogno di leggerle ma, un occhiatina dovevo pur dargliela, parlavano proprio della dominanza dei cani, nei confronti dei padroni e c’erano degli esercizi a mio avviso “ banali” da fare con il cane per insegnargli il rispetto del padrone…
1- prenderlo con le dita incrociate sotto la pancia e sollevargli le zampe anteriori , rimanere per qualche secondo, calmarlo e poi premiarlo con un bocconcino…
semplice no?
Eseguo l’ersercizio…. Primo tentativo… mi becco una musata sul mento, cerca di divincolarsi… cocciuta come sono ( questo è uno dei miei pregi), ordino “NO!” e sussurro dolci paroline ( della serie “ la donna che sussurrava ai cani “) mentre cerco di schivare le testate, lo osservo e le orecchie sono in avanti in tutto il loro splendore ma, ciò significa che non vuole essere dominato … continuo… piano piano, si calma, ruota le orecchie indietro e sembra godere della posizione, conto fino a trenta, lo mollo e lo compenso con un bocconcino…
2- sdraiarlo a terra con le zampe opposte al mio corpo, una mano tiene fermo il muso e l’altra fa una leggera pressione sul corpo…. 30’, ammonirlo quando cerca di muoversi e poi premiarlo…
un po’ di resistenza e poi rilassato … bocconcino…
questi esercizi hanno un doppio scopo, quello di fargli capire chi comanda e di fargli acquistare fiducia in noi…
Un caso? Lucky non mi salta più addosso!!! Neanche se sono seduta … si siede anche lui e cerca il mio contatto con la zampa… non ritardo più in ufficio…
REGOLA 4°:IMPARA A CONOSCERE IL TUO CANE:
se devi fare in modo che il tuo cane corra quando lo chiami, devi fare in modo che associ il tuo
“fronte” alla cosa più interessante che ci sia… perfino più interessante di correre dietro ad una gatto…come fare?
Perché ti piace mangiare al ristorante?
Perché ovviamente ti piace la cucina di quel particolare ristorante…ma se quel ristorante ti cucinasse le stesse identiche cose che mangi a casa, tu diresti “ spedere soldi per mangiare quello che cucina mamma, non ci vado e me ne sto a casa mia”….
Così pensa il cane se lo richiami con le stesse crocchette che troverà nella ciotola all’ora della pappa… ma se invece della crocchetta ci sarà, un pezzo di carne fresca, wurstel o prosciutto…le cose cambiano….
REGOLA 5°:NON INSEGNARE ciò CHE NON SAI perché, rischi di rovinare oltre al tuo cane, anche quello degli altri… della serie “ chi va con lo zoppo….”.
Così ho deciso che qualche volta, dovrò recarmi dall’istruttore per verificare i progressi del lupo
Ed ho deciso di tenere un diario proprio per rileggere i vari esercizi e riflettere su quello che è accaduto…
3 commenti:
Non so come ho fatto a trovarti, girovagavo nella rete e sono arrivato al tuo blog! mi ricordo del tuo amore per gli animali e per i cani in particolare. Ora addirittura vedo anche il bellissimo lupo! spero che ti vada tutto bene, e come tu desideri! Un carissimo saluto! Max
grazie max... è bastato un secondo per ricordarmi di te e mi meraviglio anch' io di come hai fatto a trovarmi visto che è passato più di un decennio da quando chattavamo ... spero anch'io che le cose ti vadano bene
un abbraccio
Elvira
E' vero, dieci anni fa, cavolo quanto tempo è passato, all'epoca internet era diverso, eravamo agli inizi! Ogni tanto giro ancora sulla rete rintracciando antiche amicizie o raramente cercandone nuove, adesso c'è Facebook, non sei iscritta? Io un poco lo uso, è divertente, tieni in contatti con chi conosci dal vero. Ciao, buona giornata. Massimo
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