lunedì 21 luglio 2008


Lucky, fa vita notturna!!!

A volte dimentico che Lucky, ha i geni del lupo e, come tutti i lupi, fa vita notturna!!!
Potrebbe essere definito uno di “… QUELLI DELLA NOTTE …”, se lo lasciassi sciolto, non mi meraviglierei vederlo rintanare la mattina presto, dopo una notte con i balordi dei suoi compagni….
Magari apparire all’ingresso del bar per cornetto e cappuccino come fece il cane di mio nonno che un’estate scomparve per una settimana per poi vederlo sulla soglia del bar dove stavo facendo colazione alle sei del mattino sporco ma soddisfatto…. Dormì per tre giorni consecutivi
Per poi scomparire di nuovo.
Bè il lupo, tutto il giorno sonnecchia nel bunker che si è costruito sotto la cuccia e, al calar del giorno…. Canta, non prima delle tre di notte….!!!
Se avessi saputo che con la crescita avrebbe acquisito un timbro di voce così forte… il suo nome sarebbe stato…. LUCIANO, come Luciano Pavarotti con la differenza che, la voce è di un tenore ma, dalle sue fauci, non escono melodie armoniose se non una sorte di gargarismo lagnoso accompagnato da ululati ( pure quelli riesce a stonare ).

Una notte, sento un baccano pazzesco, mi affaccio alla finestra e lo vedo uscire dal nocciolo a cespuglio in fondo al recinto…. Aveva qualcosa in bocca, Noel faceva da spettatrice e lui con la coda eretta la testa alta correva intorno, trionfante, con il suo trofeo …
Un riccio!!!!
Era un anno che cercava di prenderlo, doveva aver fatto la sua tana nel recinto e lui… dopo tanto era riuscito a catturarlo e lo portava in gloria, come Cesare quando tornava dalle sue campagne di guerra .
Mi faceva pena, il riccio, avevo paura che sarebbe riuscito ad ucciderlo così, infilati i guanti da cucina giallo fluo, le pantofole ( invernali, le uniche che sono riuscita a trovare al buoi ) ai piedi,
il mollettone da “ buzzicona “ fra i capelli, pigiama a pantaloncini corti scendo fuori per il salvataggio, in quel momento passa una macchina con dei ragazzi, mi guardano e, capisco che da quel momento sarei rimasta zitella a vita!
Gli ordino di mollare la preda e lui, lo fa…
Agguanto il riccio e corro verso casa con l’intenzione di liberarlo il giorno dopo, avevo già dato spettacolo con il mio abbigliamento e gironzolare in quelle condizioni per il quartiere, non mi sembrava il caso....
Lo metto nella vasca da bagno così, mio figlio il giorno dopo poteva vederlo ma, appena tornata nel mio letto…
Ricomincia il concerto!
Un altro riccio!!!
Questi teneri animaletti quando sentono un cane che gli abbaia, cosa fanno….
Si chiudono a “ riccio “ e rimangono lì… immobili ( capisco perché ne troviamo tanti spiaccicati sulle strade!!!)

Sono le tre e mezzo del mattino, tutto tace…
Io fra le braccia di Morfeo,
Le tartarughe nell’acquario
Il riccio nella vasca da bagno…
Luciano nel salone !!!!

mercoledì 11 giugno 2008


Sabato 29/07:
“Oggi ho preparato una pista con crocchette, la partenza con tre crocchette e dopo aver calpestato il terreno ben benino, ogni due passi in linea retta, una crocchetta fino al gran finale con un bel mucchietto…Ho preso Lucky e indicando con il dito per terra, incitandolo con un CERCA LUCKY, l’ho avvicinato alla zona di partenza, senza guinzaglio ma, restandogli vicino, il lupo annusava a terra con le orecchie in allerta e, ha seguito la pista non con troppe difficoltà, ogni volta che trovava lo festeggiavo con carezze e BRAVO LUCKY…Ho preso poi la palla e abbiamo giocato a FRONTE… tiravo la palla lontano, la prendeva,gridavo “FRONTE” la riportava e barattava con un pezzo di carne secca…che gli davo dopo essersi seduto davanti a me.
Non abbiamo fatto solo esercizi ma anche giocato alla sottomissioneJ … lui lungo sul dorso ed io che lo torturavoJ…

Nonostante abbia un sacco di cose da fare, aspetto con ansia, ogni giorno, di giocare con Lucky…
Nel pomeriggio ho portato mio figlio e i suoi due cugini ( alias “le iene” ) a fare una passeggiata… Quanto ho desiderato scambiarli con una ventina di cani…magari… al canile potrei fare la proposta…. Porto a spasso tutti i cani e lascio le iene nei loro recinti ma… poi dovrei cambiare canile ogni volta, perché i tre cuginetti… se li conosci… li eviti!!!!
Ad un certo punto ho cominciato a chiamare mio figlio Lucky… e lui mi rispondeva “ Luckyyy? Mamma sono Elia… scema!” “ scusa amore… mamma sognava ad occhi aperti…”, ululavano ops… scusate…. Urlavano come pazzi, e ogni volta che entravano nei vari raggi di azione se le davano di santa ragione ma, la cosa che continuo a non capire è che, si odiano da morire e se li minacci di separarli piangono come fontane!!!!
Devo ammetterlo, sono una madre ed una zia snaturata!
Confesso di aver finto, qualche volta, di non conoscerliJ
E poi, dopo cena, nonostante la stanchezza della giornata, sono scesa nel recinto ed ho fatto uscire il mio lupetto che, con le orecchie tese, seduto davanti al cancello, mi stava aspettando perché, nonostante abiti al terzo piano di un condominio, a detta dei vicini di casa, si accorge quando chiudo il portone e si mette “ in postazione” in attesa del gioco…


Lunedì 31/07 :
“la prima cosa che ho fatto, è stata quella di preparare la pista per la ricerca…
la solita calpestata sul posto per la partenza con tre crocchette, poi ogni due, tre passi, una crocchetta…
Ho fatto uscire il cane, e l’ho lasciato correre un po’ per sfogare la sua energia…
Poi richiamandolo ( sul richiamo dovrò lavorarci un po’) con il collare in mano, quando mi ha degnato della sua attenzione gli ho messo il collare e subito CERCA, così, naso al suolo, snif snif … cercava, l’ho accompagnato verso la partenza ma, ha trovato subito le prime crocchette senza difficoltà, l’ho lascito cercare libero, senza costringerlo col collare ( anche perché, non mi ricordavo nemmeno dove le avevo piazzateJ ), non posso aiutarlo in questo, non ho il suo fiuto, sarei un cieco che cerca di accompagnare un miope…Quindi, se la sbrighi da solo…
Dopo i vari festeggiamenti, ho fatto un po’ di condotta e insistito più sul FRONTE…
Con un bel pezzo di carne secca, lo chiamavo a me, mi veniva incontro e una volta seduto davanti gli davo il premio…
Il problema è che non riesco a farlo sedere vicino al mio corpo… ci sono sempre quei 4-5 cm che ci distanziano… non trovo soluzione …
In fine, abbiamo giocato…lo chiamavo mostrando la carne, la nascondevo fra le mani, scappavo via, mi rincorreva, fingevo di buttarla, drizzava le orecchie e la cercava, poi lo richiamavo … e via nel recinto..

mercoledì 28 maggio 2008

il nostro diario


… così, cappuccetto rosso, venne riaccompagnato a casa, sano e salvo dal lupo del bosco…
Ma perché deve essere sempre il lupo il soggetto cattivo di tutte le fiabe?
Il mio lupo non è così…
Il mio lupo è buono!
Il mio lupo è coccolone!
Il mio lupo gioca con i bambini!
…E quando lecca mio figlio, non lo fa per insaporirlo bene, bene per poi mangiarlo ma, per coccolarlo quando piange, per consolarlo quando cade, per riempirlo di coccole come un fratello maggiore…
Il mio lupo si chiama Lucky,” fortunato”, perché chi gli sta vicino, ha la fortuna di avere un grande dono e, naturalmente, lui è fortunato ad avere me….
Perché è lui che ha scelto me…
In mezzo alla cucciolata e a tante gente, si è alzato, mi è venuto incontro ed io, da brava mamma, dopo averlo preso in braccio, non l’ho lasciato più!!!
Non era il più bello… ma, AVEVA SCELTO ME!!! Ed avevo voglia di sentirmi speciale e quando mi venne incontro, barcollando e trottolando è così che mi sono sentita, SPECIALE, perché nessun altro cucciolo ha fatto la stessa cosa con le altre famiglie….forse perché ero l’unica donna in mezzo a tanti uomini o forse perché … non so….
Fatto sta che, da quando c’è lui…l’aria è più leggera!

Ma Lucky ha un percorso da seguire… cambiare la storia di cappuccetti rosso e di tutti i cappuccetto rosso che si perdono nel bosco, sotto a qualche maceria ed in tanti altri meandri che a volte, la vita, per un motivo che ci sfugge,ci riserva.
Lucky è il primo volontario CRI Lupo delle marche e sta imparando …. Pardon, “stiamo imparando” a giocare alla vita!!!!

Si perché, l’addestramento “gentile” si basa sul gioco ma, la cosa più difficile, non è insegnare a Lucky a giocare ma, far tornare a giocare me!!!
Voi direte “ ce vo’ tanto?” … si, perché mettersi in gioco a … anni ( non si chiede l’età ad una signora…) è difficile !

Così, quando nessuno mi vede, prima dei pasti ( come le medicine che ci prescrive il medico… )
Per 10’ si gioca alla condotta, alla ricerca… ecc…
All’inizio mi sembrava tutto facile e sciocco….
Quando l’istruttore ci dava indicazioni dicevo fra me e me che era un gioco da ragazzi …
Poi, credendo che il mio cane fosse bravo ed avesse imparato tutta la condotta, dal seduto al “qua” ( n.b. questa parola non la trovate nei manuali di addestramento, anch’io credevo che ci fosse poi mi sono accorta che è un “fronte”…), tanto per scrupolo, mi sono presentata all’istruttore per fargli vedere i progressi del cane…
Peccato che Lucky non fosse veloce nello scavare buche ( e peccato non avergli insegnato con la parola “ buca” ad iniziare a scavare…) perché, avrei voluto farmi sotterrare … !!!

REGOLA 1°: UMILTA’, cancellate tutto quello che credete di sapere e ricominciate daccapo… sembra facile ma, non lo è… è più facile insegnare a chi non ne sa niente che a chi crede di sapere perché, la nostra banca dati mentale, ci presenterà sempre la procedura sbagliata se, non la cancelliamo e sostituiamo con una nuova….

REGOLA 2°: NON IMPROVVISARE, anche se crediamo di sapere, leggiamo comunque i manuali
più volte perché, ogni volta coglieremo qualche sfumatura che non avevamo visto prima;

REGOLA 3°: CONOSCERE IL CANE, le abitudini, i movimenti, le sue leggi,il suo istinto…cosa c’entra con l’addestramento? Bè, ve lo spiego subito, il mio problema è stato che quando aprivo il recinto per far uscire Lucky, non riuscivo a farlo smettere di saltarmi addosso, “quanto mi ama”, pensavo, senza contare che spesso il saltarmi addosso, mi procurava dei graffi e se dovevo poi andare in ufficio, dovevo cambiarmi i vestiti ed arrivare tardi sul posto di lavoro…
Provavo con i “NO!”, “ SEDUTO!”ecc.. un po’ serviva ma, la “zampata “ me la beccavo sempre…
Tornata dall’addestramento con un bel 5 di voto, mentre cercavo di far rientrare il lupo nel recinto, mi becco una ringhiata, stava cercando di dominarmi!!! Voleva essere lui il soggetto alfa… gli ho preso il muso con una mano, e stringendolo gli ho gridato guardandolo negli occhi…

ho preso le fotocopie che qualche mese fa mi aveva dato l’istruttore, a mio avviso,non avevo bisogno di leggerle ma, un occhiatina dovevo pur dargliela, parlavano proprio della dominanza dei cani, nei confronti dei padroni e c’erano degli esercizi a mio avviso “ banali” da fare con il cane per insegnargli il rispetto del padrone…
1- prenderlo con le dita incrociate sotto la pancia e sollevargli le zampe anteriori , rimanere per qualche secondo, calmarlo e poi premiarlo con un bocconcino…
semplice no?
Eseguo l’ersercizio…. Primo tentativo… mi becco una musata sul mento, cerca di divincolarsi… cocciuta come sono ( questo è uno dei miei pregi), ordino “NO!” e sussurro dolci paroline ( della serie “ la donna che sussurrava ai cani “) mentre cerco di schivare le testate, lo osservo e le orecchie sono in avanti in tutto il loro splendore ma, ciò significa che non vuole essere dominato … continuo… piano piano, si calma, ruota le orecchie indietro e sembra godere della posizione, conto fino a trenta, lo mollo e lo compenso con un bocconcino…

2- sdraiarlo a terra con le zampe opposte al mio corpo, una mano tiene fermo il muso e l’altra fa una leggera pressione sul corpo…. 30’, ammonirlo quando cerca di muoversi e poi premiarlo…
un po’ di resistenza e poi rilassato … bocconcino…
questi esercizi hanno un doppio scopo, quello di fargli capire chi comanda e di fargli acquistare fiducia in noi…
Un caso? Lucky non mi salta più addosso!!! Neanche se sono seduta … si siede anche lui e cerca il mio contatto con la zampa… non ritardo più in ufficio…

REGOLA 4°:IMPARA A CONOSCERE IL TUO CANE:
se devi fare in modo che il tuo cane corra quando lo chiami, devi fare in modo che associ il tuo
“fronte” alla cosa più interessante che ci sia… perfino più interessante di correre dietro ad una gatto…come fare?
Perché ti piace mangiare al ristorante?
Perché ovviamente ti piace la cucina di quel particolare ristorante…ma se quel ristorante ti cucinasse le stesse identiche cose che mangi a casa, tu diresti “ spedere soldi per mangiare quello che cucina mamma, non ci vado e me ne sto a casa mia”….
Così pensa il cane se lo richiami con le stesse crocchette che troverà nella ciotola all’ora della pappa… ma se invece della crocchetta ci sarà, un pezzo di carne fresca, wurstel o prosciutto…le cose cambiano….

REGOLA 5°:NON INSEGNARE ciò CHE NON SAI perché, rischi di rovinare oltre al tuo cane, anche quello degli altri… della serie “ chi va con lo zoppo….”.
Così ho deciso che qualche volta, dovrò recarmi dall’istruttore per verificare i progressi del lupo
Ed ho deciso di tenere un diario proprio per rileggere i vari esercizi e riflettere su quello che è accaduto…